Alla fine della seconda guerra mondiale si ha
Già nei secoli precedenti però Cesare Beccarla nel suo “dei diritti e delle pene” affermava che o l’atto posto in essere ha una rilevanza interna o altrimenti il capo di stato è immune e non può esser processato. Kant affermerà invece che l’atto inumano è tale se compiuto in qualsiasi parte del mondo. L’atto inumano non può godere di immunità. Inizia un processo a livello internazionale che coinvolge punti che si ritenevano immutabili nel diritto internazionale. L’articolo 2 comma 7 della carta dell’ONU tratta del dominio riservato, stabilendo il rapporto politico tra stati e cittadini.
La politica nazista di pulizia etnica era iniziata prima della seconda guerra mondiale contro cittadini tedeschi (zingari rom, omosessuali, andicappati). Basti ricordare lo stato della Cambogia nel quale ci furono 3 milioni di morti. La tutela dei diritti dell’uomo oggi esula dalla giurisdizione domestica. Se prima lo stato poteva fare ciò che voleva con i propri cittadini, oggi ha degli obblighi in tema di diritti dell’uomo. Tuttavia la dichiarazione del 1948 non è vincolante, quindi nessuno è soggetto ad inadempimento.
I Patti del 1966 sui diritti civili e politici sono aperti alla firma sui diritti sociali, economici e culturali. I trattati non si differenziano dalle dichiarazioni, si traducevano in un elencazione di diritti (diritto alla vita, libertà di religione….) che continuano ad esser presenti nei trattati seguenti.
(uno stato è più propenso a dichiararsi colpevole anziché riconoscersi stato violatore di un diritto dell’uomo perché dal 1948 è sorto un parametro per valutare uno stato, qualcosa di nuovo, il “rispetto dei diritti dell’uomo”, non per questo un rispetto assoluto). Nel
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