Gli stati che nascono dallo smembramento della Jugoslavia

La convenzione quadro sulle minoranze del consiglio UE una definizione di minoranza anche se specifica che nessuno è tenuto ad appartenere ad una minoranza contro la propria volontà (è chiaro il riferimento agli ebrei).

Un’altra definizione importante è contenuta nella legge croata del 2002 sui diritti delle minoranze nazionali.

L’articolo 15 stabilisce che “agli effetti di questa legge una minoranza nazionale è un gruppo di cittadini croati i cui membri hanno tradizionalmente vissuto nel territorio croato ed hanno tradizioni etniche, linguistiche, culturali o religiose diverse da quelle degli altri cittadini e dimostrano il desiderio di preservare queste caratteristiche”.

PROFILO OGGETTIVO: avere una lingua diversa, cultura, storia, religione

PROFILO SOGGETTIVO: nessuno è costretto a far parte di una minoranza, ci si può anche integrare con la popolazione maggioritaria.

La costituzione croata (dicembre 1990) deriva da una legge sui diritti delle minoranze che verrà poi riformata nel 2002. Esistono alcune leggi simili in Serbia e Slovenia. Anche dopo l’entrata in vigore della costituzione molte leggi croate risalenti ai tempi della federazione jugoslava sono rimaste in vigore.

Alcuni articoli rilevanti della costituzione croata:

articolo 3: sono fondamentali nello stato croato alcuni principi come la libertà, l’eguaglianza, la national equality, love of peace, giustizia sociale, inviolabilità dei diritti umani, la proprietà, il sistema democratico multipartitico.

articolo 12: la lingua croata e la scrittura latina sono ufficiali nella repubblica di Croazia. Altre lingue ed alfabeti possono essere usati con apposita legge.

articolo 14: PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA: i cittadini godranno dei diritti senza distinzione di sesso, lingua, razza, religione, origine nazionale o sociale, opinione politica, proprietà, nascita, stato civile. Tutti sono uguali davanti alla legge.

articolo 15: i membri di tutte le nazioni e minoranze avranno uguali diritti nella repubblica di Croazia e sarà garantita la libertà di esprimere la propria nazionalità, usare la propria lingua ed il proprio scritto nonché l’autonomia culturale.

articolo 17: STATO DI ECCEZIONE: prevede durante questi stati di emergenza la limitazione dei diritti individuali (come le clausole previste nelle costituzioni sudamericane).

La tutela minoritaria in Croazia (e Slovenia) si attua attraverso il sistema delle quote riservate sia nel parlamento, sia nelle assemblee regionali ed anche nei municipi. Infatti in Croazia vige un piccolo regionalismo. Le minoranze riconosciute in Croazia sono tra le altre gli ungheresi, italiani e serbi.

Altro aspetto rilevante della repubblica croata (ma anche in Serbia e Romania) sono i consigli delle minoranze presenti a tutti i livelli territoriali che non coincidono con le città. Hanno pochissimo potere, l’autogoverno sulla cultura della minoranza, e possono avanzare proposte agli enti pubblici di riferimento. Sono proliferati forse in maniera eccessiva.

L’articolo 3 della legge sulle minoranze stabilisce che “i diritti e le libertà delle persone che appartengono alle minoranze quali diritti fondamentali sono parte indivisibile del sistema democratico della Repubblica croata e godono del necessario supporto e della protezione che comprende azioni positive (affermative actions) e beneficio delle minoranze nazionali”.

Diritti umani e diritti delle minoranze oggi sono visti come la stessa cosa. In passato invece era diverso ed i diritti delle minoranze venivano nominati diritti delle persone che appartengono alle minoranze per non compiere differenze arbitarie.