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venerdì 5 giugno 2009

La verità sull'ITALIA dei "VALORI"


la verità sull'Italia dei valori

Egr.onorevole Eugenio Ozza

Invio copia dell'intervista non pubblicata sul nuovo quotidiano di Puglia a causa di pressioni in tal senso provenienti dagli stessi membri del mio partito, Italia dei valori. Mi è stato riferito che questa intervista è stata volutamente bloccata perché avrebbe potuto rovinare un candidato, ossia il consigliere Gianfranco Coppola.
A mio parere non pubblicare la stessa, significa rovinare cittadini il quando determinati soggetti, se eletti andranno ad occupare le sentii delle nostre istituzioni con la solita ipocrisia e la solita falsità. Per non parlare poi del fatto che a loro dire il sottoscritto non avrebbe alcuna tessera del partito e non ricopro alcun ruolo all'interno dell'Italia dei valori e del comitato pro basile. E sino ad oggi a che titolo avrei parlato? La verità forse è un'altra. A questi signori i dissidenti non piacciono, a fortiori se sono dello stesso partito perchè essi devono dominare incontrastati strumentalizzando puntualmente storie, accadimenti e tragedie umane. Altro che democrazia. Altro che legalità. E' un vero e proprio imbroglio creato ad arte per carpire la buona fede di chi ci crede e di chi, ogni giorno, con il proprio senso civico, si batte a che la società possa migliorare. Nella mia intervista troverà alcuni dei tanti pensieri, fatti e verità celate dai suddetti, che temono possano essere svelate. La autorizzo a leggere il contenuto di tutte le missive, nonchè dell'intervista in parola. Che la verità possa vedere la luce al più presto.
Con osservanza.


Dott. Salvatore De Mitri



Intervista al dott. Salvatore De Mitri, componente del Comitato Pro-Basile

Dott. De Mitri come procede la campagna elettorale ad Ugento, dopo la morte di Peppino Basile?

Personalmente non lo so, considerato che, di fatto, sono stato prima emarginato e poi escluso da ogni scelta politica dettata dai vertici provinciali e regionali dell'Italia dei Valori.

Lei parla di esclusione. Ci può spiegare le ragioni?

Guardi, all'incirca tre mesi fa si è operata una sorta di scissione all'interno del circolo dell'Italia dei Valori di Ugento in quanto una parte aveva avviato una raccolta firme per sostenere la mia candidatura nel collegio Ugento-Taurisano perchè non si sentivano rappresentati dal consigliere Coppola. Ma poi, oltre ad aver rinunciato, ci sono stati degli atteggiamenti ipocriti da parte dei c.d. vertici del mio partito, i quali hanno preferito comportarsi come la gran parte dei partiti.

Ma lei, quindi non vede di buon occhio la candidatura del consigliere Gianfranco Coppola?

Non è che non vedo di buon occhio questa candidatura, ma è solo che è una candidatura di favore ad una persona che si è asservita ad una linea politica che io non condivido e che nemmeno Peppino Basile condivideva. Mi fa ridere l'affermazione di Coppola quando scrive che ha lavorato a fianco con Peppino Basile per due anni.

Perchè non è vero?

Certo che no. Si legga la trascrizione della seduta del consiglio comunale del 6 giugno 2008

Di cosa parla?

Parlo del fatto che mentre Peppino Basile, quale rappresentante dell'Italia dei Valori in seno al consiglio comunale, abbandonava l'aula per protesta, Coppola rimaneva seduto al suo posto prendendo nettamente le distanze dallo stesso Peppino e dall'Italia dei Valori. Come vede nel parlare c'è molta ipocrisia.

Lei è molto duro nei toni, ma si denota anche una certa tristezza. Perchè?

Perchè qualcuno sta strumentalizzando la storia politica di Peppino Basile per raggiungere il potere. Si faccia una domanda: chi era Gianfranco Coppola prima della morte di Peppino?

Chi era?


Un consigliere comunale che riscaldava la sedia del consiglio comunale, che non svolgeva alcuna attività politica né personale e né a sostegno di Peppino. Pensi che il suo primo intervento in consiglio comunale lo ha fatto il 6 giugno 2008, proprio in occasione della sua presa di distanza da Peppino. Quindi di quali battaglie stiamo parlando?

Non le sembra di essere molto duro con i suoi compagni di partito?

Confidavo molto sul circolo di Ugento al fine di poter cambiare la linea politica del partito. Lì dove Peppino moriva, lì poteva nascere una nuova stagione politica per il salento e per tutto lo scenario politico. Ma poi mi hanno voltato le spalle vendendosi per trenta denari. Io, invece no. Ho mantenuto integra la mia dignità e sono riuscito a dire di no a chi pensava di potermi manovrare. Io rimango un uomo libero, ma schiavo delle mie idee, gli altri hanno preferito vincolarsi.

Il comitato Pro-Basile è riuscito a dare un fattivo contributo agli inquirenti?

Personalmente quando sono venuto a conoscenza di fatti e misfatti che potevano o possono ruotare attorno alla vicenda, ho preso carta e penna ed ho relazionato tutto agli inquirenti. Non so gli altri, ma da quello che mi risulta hanno soltato pubblicato articoli sul giornale.

Secondo lei chi ha ucciso Peppino Basile?

Questa è una domanda da un milione di dollari. Non lo so.

Lei è dell'idea che la matrice sia politica o altro?


Come ci si può azzardare a classificare questo omicidio. Da quanto letto sulla stampa, gli inquirenti stanno lavorando alacremente e a tutt'oggi non sono riusciti a delinearne la matrice o il movente. Ma guai ad accusare, per fini politici ignobili, persone che a maggior ragione non sono nemmeno iscritte sul registro degli indagati. In Italia i processi si fanno sulla base delle prove e non dei sospetti. Dietro ogni amministratore o avversario politico c'è una famiglia, che a causa di attacchi strumentali soffre e può anche sfasciarsi. Il mio avversario lo voglio battere percè ho un programma politico-amministrativo più valido e convincente del suo e non perchè il vento spira a mio favore, approfittando della buona fede dei cittadini.

Ha mai pensato di dimettersi?


Certo, ma non lo faccio. Aspetto al varco tutti i cosiddetti vertici, dai quali mi aspetto un atto di onestà intellettuale, anche sho i miei fondati dubbi. Dopo il 7 giugno convocherò una conferenza stampa e svelerò scenari inediti ed oscuri che si celano dietro la candidatura di Gianfranco Coppola a consiglier provinciale nel collegio di Ugento-Taurisano e lì saranno dolori per qualcuno.

Perchè aspette la fine della campagna elettorale?


Perchè sono un signore e non voglio essere accusato di aver influenzato l'elettorato con i miei pensieri critici. Invito soltanto i cittadini ad aprire gli occhi e a non essere creduloni su tante questioni. L'ignoranza, purtroppo, è una grave malattia sociale e va sconfitta. Io ci proverò, anche da solo. Come sempre a disposizione.

Lecce, 26 Maggio 2009

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