Soldato di prima categoria nel 1894. Nato a Ugento in provincia di Lecce, nel basso Salento, l’11 settembre 1894, fu Felice e morto nel 1942 a causa di una polmonite, dopo aver fatto la guerra d’Africa in qualità di sergente. Nel 1915 raggiunge il 92° reggimento di fanteria ed è trattenuto alle armi per mobilitazioni in territorio dichiarato in stato di guerra, indetto caporale. Nella grande guerra ha combattuto in prevalenza nel settore del Cadore della IV armata ed è sopravvissuto al periodo di Caporetto quando la Quarta armata si è ritirata nel novembre del '17 sul Grappa dove qui ha continuato a combattere col titolo di "armata del grappa" al comando dell’Ex Bersagliere Gen, Giardino. E'stato caporale indetto, poi promosso caporal maggiore ed infine sergente indetto per meriti di guerra. Ha ottenuto la croce di merito al valore militare e la croce al merito di guerra per aver servito fedelmente la patria fino alla Vittoria ottenuta nel 1918. Congedato dopo la Grande Guerra, negli anni successivi è stato spesso chiamato per esercitazioni, manifestazioni e parate in quanto esperto nel campo ed in qualità di sergente nel 1936, a 42 anni, ha partecipato alla guerra d’Africa sbarcando a Massaua. Tre anni dopo è tornato in patria ed è stato smobilitato il 2 aprile 1939. Nel 1942 si spegne nella sua casa di residenza a Ugento, a soli 48 anni, a causa di una polmonite dovuta probabilmente alle ferite riportate nella Grande Guerra e nella campagna in Eritrea e ai lunghi soggiorni in trincea, lasciando una moglie e sette figli. Il primogenito, seguendo le orme del padre, nel 1942 a sua volta si trova a servire la patria nella campagna di Albania in qualità di caporale maggiore del 48° reggimento fanteria, partito nel gennaio del 1941, mentre gli altri 6 rimangono con la madre, e la più piccola, nata proprio nel 1942, non lo conoscerà mai. Da sempre una persona valorosa a livello morale e sociale, ha servito con devozione la patria e ha dimostrato sempre rispetto per la divisa che ha indossato, combattendo dure battaglie e trincee riuscendo a sopravvivere alla disfatta di Caporetto, per portare il Regio Esercito alla Vittoria. Autorizzato a fregiarsi: del Distintivo istituito con R.D. n° 641 del 21 Maggio 1916, della Medaglia commemorativa nazionale della Guerra 1915-1918 istituita con R.D. n° 1241 del 29 Luglio 1920 ed ad apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1917 e 1918.
Questo è il profilo del mio bisnonno, un eroe della Grande Guerra, una persona che ha servito la Patria quando ancora meritava di essere chiamata tale, quando l'onore contava più di tutto e l'orgoglio e la dignità erano valori puri.
Onore ai Caduti e ai combattenti della Grande Guerra che hanno servito la Patria fino alla vittoria del 4 Novembre 1918, con fedeltà, onore e coraggio.
Sono fiero e orgoglioso di essere il nipote di un sergente del 92mo Reggimento Fanteria, riuscito a sopravvivere alla disfatta di Caporetto con la 4a armata del Generale Giardino, fino ad ottenere la Vittoria dopo aver combattuto duramente sul Grappa.
Buon anniversario nonno.